Pasqua in Toscana: tra borghi, agriturismo e tradizione

Pasqua in Toscana: tradizioni e cose da vedere
Un tipico paesaggio della campagna della Val d'Orcia, tra le colline senesi

La Toscana offre un patrimonio unico al mondo, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista naturalistico e paesaggistico: ci sono talmente tante cose da vedere che è difficile scegliere da dove cominciare.

Se non avete ancora avuto il piacere di una visita nella regione, allora non avrete ancora ben chiaro il motivo per cui queste terre affascinano chiunque ci passi: la Toscana va infatti vissuta, esplorata, assaporata. Ci sono dei borghi dove il tempo sembra essersi fermato, città d’arte uniche nel suo genere, una costa frastagliata e sabbiosa allo stesso tempo. E ancora colline, cascate, monti, isole.

L’elenco sembra del tutto banale, ma non lo è: in tutti i contesti ognuno troverà la propria dimensione e potrà scoprire il lato più autentico del territorio, assaporando allo stesso tempo le specialità eno-gastronomiche locali preparate seguendo le antiche tradizioni culinarie.

La Pasqua è l’occasione perfetta per vivere questo connubio tra cibo, territorio, arte e cultura: prima di proseguire con gli appuntamenti e le rievocazioni storiche pasquali, andiamo a vedere tutto quello che c’è d’interessante da vedere in Toscana.

Pasqua in Toscana: eventi e tradizioni

In occasione della Pasqua, processioni e rievocazioni storiche animano i borghi e le città della regione: visitarla in questo periodo è l’occasione ideale per scoprire le antiche tradizioni, la buona cucina e il bellissimo paesaggio che fa da cornice.

Pasqua a Firenze

Cominciamo dalle città più grandi: uno degli appuntamenti più conosciuti è senz’altro quello dello Scoppio del Carro a Firenze, antica tradizione che si ripete da oltre 350 anni. La processione degli sbandieratori e dei tamburi comincia alle 10:00 della domenica di Pasqua: il carro viene caricato con fuochi d’artificio e portato in corteo fino alle porte dell’Arcivescovado in Piazza Duomo.

Sarà proprio in questa piazza che si terrà la messa di Pasqua, al termine della quale, sulle note del Gloria Excelsius Dei, verrà dato fuoco al carro che esploderà in una moltitudine di fuochi d’artificio. Al termine della manifestazione si controlla che i fuochi posizionati precedentemente sul carro siano tutti esplosi: se così fosse, i cittadini di Firenze godranno di un anno florido e prospero.

  • Come arrivare a Firenze: la città è ben collegata con il resto della penisola dall’autostrada A1.
  • Dove dormire a Firenze: se cercate una sistemazione in centro, consigliamo l’NH Hotel.
    Pasqua in Toscana: tradizioni e cose da vedere
    Un tipico paesaggio della campagna della Val d’Orcia, tra le colline senesi

Pasqua nei dintorni di Firenze

Spostiamoci di poco, verso Grassina, cittadina in provincia di Firenze, dove, in occasione della Pasqua, sfilano 500 personaggi in costume che mettono in scena la Passione di Cristo per un’ora e mezzo, il tempo di attraversare, molto lentamente tutto il centro storico.

A Quadalto, piccolo borgo quasi al confine con l’Emilia, si svolge la sagra dell’uovo sodo: la giornata di Pasquetta sarà animata non solo dalle specialità eno-gastronomiche, ma anche da sfide atletiche a base di uova sode.

Pasqua a Radicofani

Spostiamoci nel senese: a Radicofani le processioni cominciano già a partire dal Giovedì Santo: l’appuntamento della penitenza vede in scena due congregazioni, quella di Sant’Agata e quella della Misericordia, composte di 12 fratelli ciascuno riconoscibili rispettivamente attraverso un mantello rosso e un mantello bianco.

Da non perdere neanche l’appuntamento del Venerdì Santo quando si ripercorrono le tappe della via Crucis, partendo dalla chiesa di San Pietro fino a quella di Sant’Agata: qui si svolge l’adorazione di Cristo, ai piedi del meraviglioso altare creato dalle sapienti mani di Andrea della Robbia.

  • Come arrivare a Radicofani: si trova nel cuore del Senese, a due passi dalle Terme San Filippo. E’ collegata al resto della regione da strade provinciali.
  • Dove dormire a Radicofani: consigliamo la struttura Agriturismo Sterposi, appena fuori dal centro.

Pasqua a Chianciano Terme

A Chianciano Terme la processione pasquale risale a quasi 500 anni fa e prende il nome di Antica Giudeata: alla rievocazione cristiana prendono parte più di 150 personaggi in costume che sfilano tra le strade del centro storico, tra le quali potrete riconoscere soldati a cavallo, Ponzio Pilato e Cristo insieme alle Sante donne che l’accompagnano.

Basta spostarsi di poco per assistere alla Processione degli Scalzi che si svolge a Pienza durante la sera del Venerdì Santo dove 12 figure scalze camminano in testa alla processione tenendo in mano una fiaccola accesa.

  • Come arrivare a Chianciano Terme: situato nel senese, si raggiunge attraverso numerose strade provinciali.
  • Dove dormire a Chianciano Terme: il nostro consiglio è quello di pernottare all’Agriturismo Fonteleccino.

Pasqua a Castiglione della Garfagnana

Dopo la messa del Giovedì Santo, a Castiglione della Garfagnana, si svolge la Processione dei Crocioni dove i fedeli seguono un uomo che impersonifica Cristo.

La particolarità di questo evento non sta tanto nella processione stessa, quanto nel fatto che nessuno deve conoscere l’identità del Cristo prima dell’inizio della manifestazione: per fa sì che ciò accada, l’uomo prescelto viene chiuso in un armadio fino alla fine della messa, dal quale potrà uscire solo alla fine della liturgia.

Un po’ distante da Castiglione e dintorni, si trova Piteglio in provincia di Pistoia: l’appuntamento che si tiene in occasione del Lunedì di Pasquetta non prevede particolari processioni ma interessa soprattutto il palato. Si tratta della festa della farina dolce dove vengono proposte specialità preparate con questo ingrediente quali il castagnaccio, le frittelle, e i necci, vuoti o ripieni.

  • Come arrivare a Castiglione della Garfagnana: quasi al confine con l’Emilia Romagna, si raggiunge attraverso numerose strade provinciali.
  • Dove dormire a Castiglione della Garfagnana: il nostro consiglio è quello di pernottare all’Agriturismo Il Corniolo.

Nella Costa degli Etruschi e sulle isole

Passiamo alla Costa degli Etruschi: il giorno di Pasquetta, a Bibbona si tiene la Festa del Cedro, i cui festeggiamenti terminano con il Palio delle Botti dove partecipano gli abitanti dei vari rioni della cittadina che cercano di tagliare il traguardo per primi facendo rotolare le botti per le strade.

A Rio nell’Elba si svolge la Sagra della Sportella, un dolce tipico pasquale che rappresenta anche il patto d’amore tra i giovani fidanzati.

  • Come arrivare a Bibbona: sulla costa degli Etruschi, si raggiunge percorrendo la superstrada SS1
  • Dove dormire a Bibbona: il nostro consiglio è quello di pernottare la Locanda dell’Aioncino.

Cosa fare a Pasqua in Toscana

Da nord a sud, da est a ovest. Dalla costa ai monti. Dalle cave alle terme. Dalle città d’arte ai borghi medievali. Per descrivere la Toscana occorrerebbe un sito intero e forse non basterebbe neanche quello.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di organizzare la nostra guida in base ai luoghi che si trovano al di fuori dalle vie più battute e turistiche: abbiamo suddiviso la nostra guida in 4 zone e l’ideale per assaporare a pieno le bellezze della regione, sarebbe quello di fare tappa in un luogo e poi muoversi tra le cittadine e il paesaggio circostante, in modo da avere una visuale più ampia del tutto.

Versilia, la Costa degli Etruschi e la Maremma: cosa fare e vedere

La zona settentrionale della costa toscana è caratterizzata da lunghe spiagge sabbiose che ad un certo punto lasciano il posto ad una costa rocciosa e frastagliata che si immerge a picco in un’acqua trasparente e cristallina. Ma questo paesaggio dura solo pochi chilometri per ospitare di nuovo altre lunghe spiagge sabbiose che si protendono fino al confine con il Lazio.

La costa settentrionale, da Massa Carrara a Viareggio è tutto un susseguirsi di stabilimenti balneari, mentre la zona meridionale, quella che coincide con la parte finale della Costa degli Etruschi e l’inizio della Maremma, è molto più selvaggia.

Proprio per questo motivo la costa Versiliese è amata soprattutto dai giovani che cercano anche una vivace vita notturna, mentre la Maremma è consigliata soprattutto a chi è alla ricerca un luogo più riservato e tranquillo.

Restiamo nella Maremma, lontano dalle zone più frequentate e caotiche: se vi trovate da queste parti, vi consigliamo una visita della costa che si estende da San Vincenzo a Castiglione della Pescaia, cercando di tralasciare la zona di Piombino, adibita più che altro a porto turistico con traghetti in partenza verso le isole dell’arcipelago. In questo tratto di costa non sarete certo soli, ma avrete la possibilità di stendere il vostro asciugamano lontano dagli altri turisti e ritagliarvi un posto tutto per voi.

In alcune zone, per raggiungere le spiagge dovrete attraversare delle grandi pinete, ideali per schiacciare un pisolino mentre vi riparate dal sole cocente delle ore più calde. Una delle spiagge più rinomate del luogo è Cala Violina, molto frequentata, soprattutto in estate: non crediate che i giorni di Pasqua siano da meno, soprattutto nel caso di bel tempo!

A chi non piace fare mare, consigliamo una visita alle cittadine di Punta Ala e Castiglione della Pescaia: se optate per quest’ultima, inerpicatevi in cima al castello, dato che dalle mura potrete godere di una magnifica vista sul litorale.

A Punta Ala, vi consigliamo una passeggiata sul lungo mare verso il porto turistico, dove potrete soffermarvi a mangiare una delle tante specialità del luogo in uno degli eleganti ristorantini presenti sulla passeggiata. Se siete indecisi sul piatto tipico, lasciatevi consigliare l’acquacotta, una minestra preparata con cipolla, sedano, pomodoro e un po’ di peperoncino. Se non siete amanti delle minestre in brodo, passate al secondo piatto e provate la scottiglia di cinghiale.

Passiamo alle isole: se avete intenzione di trascorrere la Pasqua in un’isola toscana, siamo certi che non rimarrete delusi. Che scegliate l’isola d’Elba, leggermente più movimentata e frequentata, o che optiate per l’isola del Giglio, meno turistica nel periodo primaverile, o ancora che vogliate dedicarvi alla scoperta della Gorgona, avrete fatto la scelta giusta.

Città d’arte in Toscana: tra Firenze, Lucca e Pistoia

Le due città d’arte per eccellenza sono senz’altro Pisa e Firenze. Pisa, città a misura d’uomo, perfettamente visitabile a piedi, è sede della famosa Torre Pendente situata in Piazza del Duomo dove si trovano anche il Duomo stesso e il Battistero. Prima di lasciare la città non dovrete perdervi una passeggiata sui lungarni, passando per Borgo Stretto e Piazza dei Cavalieri.

Firenze non ha bisogno di molte presentazioni: da Piazza della Signoria, a Ponte Vecchio, passando per Piazzale Michelangelo, l’elenco potrebbe continuare a lungo, ma, come abbiamo detto vogliamo concentrarci su qualche percorso alternativo verso qualche altra città d’arte “minore”. Quindi, partiamo con Lucca.

La città vecchia di Lucca è racchiusa all’interno delle antiche mura, diventate ormai il simbolo della città: lasciate l’auto in un parcheggio esterno e procedete a piedi verso il cuore della città che si snoda tra vie caratteristiche e piccole piazze che si aprono all’improvviso quando meno ci si aspetta. Da non perdere il Duomo di San Martino, il Museo della Cattedrale, Palazzo Mansi e la Basilica di San Frediano.

Gli amanti dello shopping non potranno mancare una visita a Via Fillungo, diventata il simbolo dell’alta moda e delle boutique di rilievo. Ovviamente non dovrete assolutamente perdervi un pranzo o una cena (meglio se entrambi) in un ristorante caratteristico del centro storico dove potrete assaggiare le specialità della zona: di primo vi consigliamo la garmucia, una minestra a base di piselli, fave, asparagi e carciofi, mentre di secondo non sono da perdere la rosticciana di maiale e i tordi arrosto.

Subito fuori dalle mura, Lucca gode di una bellissima provincia che si estende dalla costa versiliese fino alle Alpi Apuane: la città sarà un ottimo punto di riferimento per andare alla scoperta della zona.

A pochi chilometri dalle città d’arte più note, si trova la provincia di Pistoia che rappresenta una vera e propria sorpresa. La cittadina di origine romana dona subito una bella immagine di sé, perfetta per chi è alla ricerca di una città turistica meno caotica, ma comunque di alto interesse storico e culturale. Il centro storico è caratterizzato da vicoli medioevali che vi accompagneranno verso la visita di ricchi palazzi, piazzette dalla forma non del tutto regolare e ancora verso le particolari case-torri.

Appena fuori Pistoia troviamo Pescia, città che sorge sulle sponde del fiume omonimo e che ospita anch’essa un ricco patrimonio culturale. Da non dimenticare una visita al Parco di Collodi ideale per i più piccoli e una giornata all’insegna della natura verso Doganaccia e l’Abetone.

Colline senesi, il Chianti e San Gimignano

Passiamo alla campagna, forse il vero tesoro di tutta la regione che in un attimo riesce a far passare in secondo piano il mare, i monti e perfino le città d’arte. La campagna toscana rilassa l’occhio e allo stesso tempo lo riempie a tal punto che non sente il bisogno di vedere altro: dolci pendii dai colori variabili a seconda delle stagioni che si alternano a piccoli e caratteristici borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Pensiamoci bene: non è un caso che molti attori di Hollywood abbiano lasciato la calda California per una bella casa in Toscana.

La zona della quale vogliamo parlarvi in questo articolo è quella delle colline senesi, del Chianti, fino a San Gimignano. Questi luoghi si estendono a partire dalla parte meridionale del Chianti fino alle pendici del Monte Amiata.

Quello che vi suggeriamo noi, è di prenotare almeno un paio di notti in un agriturismo (in zona non avrete che l’imbarazzo della scelta) e di muovervi liberamente attraverso questi luoghi, soffermandovi in quelli che vi rapiscono il cuore più degli altri. Ovviamente non potrete fare a meno di assaggiare i vini DOCG prodotti in queste zone: se ne contano ben 5, tra cui i più famosi Brunello di Montalcino ed il Chianti Classico.

Se amate il relax e la tranquillità non potrete perdervi una visita tra le vie di Pienza e della vicina stazione termale di Bagno Vignoni: la piazzetta delle terme vi sembrerà uscita da una cartolina di altri tempi.

Leggermente più grande e turistica è San Gimignano, situata sui colli di Val d’Elsa e famosa soprattutto per le sue torri medioevali che svettano sul panorama della città. Non potrete lasciare la cittadina senza aver provato un piatto a base di cinta senese accompagnato da un buon bicchiere di Vernaccia di San Gimignano, che come potrete capire dal nome è prodotta in loco.

Itinerari originali in Toscana: il Casentino e la Garfagnana

Il Casentino è una valle in provincia d’Arezzo che si estende fino al confine con l’Emilia Romagna. La valle ospita 11 borghi tutti sistemati ancora a stretto contatto con la natura circostante, dove la vita scorre lenta tra antiche tradizioni e usanze genuine.

Molti di questi borghi ospitano musei a cielo aperto caratterizzati da chiese, palazzi, antiche mura che ad un certo punto lasciano spazio a coltivazioni di viti ed olivi adagiate sulle sponde dell’Arno.

Tra le vie di queste cittadine si celano tesori inestimabili risalenti all’epoca etrusca, romana e cristiana, ma anche “tesori sotterranei” come l’acqua solforico ferruginosa che sgorga ad una temperatura sopra i 50°C, permettendo la creazione di centri termali di rilievo per la cura e il benessere.

Nel Casentino sono presenti anche molti luoghi di fede: ricordiamo Chiusi della Verna dove si narra che San Francesco abbia ricevuto le stimmate, la zona dell’Eremo di Camaldoli dove arte e fede si fondono, Santa Maria del Sasso dove una bambina di sette anni raccontò di avere visto la Madonna e ancora la croce del Pratomagno eretta in onore di San Francesco e la Fraternità di Romena dove è possibile ritrovare il proprio contatto con Dio.

Passiamo alla Garfagnana, zona situata in provincia di Lucca, che si estende dalle Alpi Apuane fino all’Appennino Tosco-Emiliano. Il comune di riferimento è Castelnuovo Garfagnana, oltre ad altri 16 piccoli comuni: il paesaggio varia moltissimo da zona a zona, a partire dai pendii impervi e rocciosi delle Alpi Apuane fino ai dolci declivi delle colline attraversate dal fiume Serchio.

Vi consigliamo di non scegliere un luogo soltanto, ma di esplorare la zona nella sua interezza: partite da Castelnuovo Garfagnana, dove potrete ammirare il Duomo che ospita la Pala di San Giuseppe, poi dirigetevi verso Piazza al Serchio senza scordarsi di ammirare il Ponte di San Michele.

Una zona molto caratteristica è Vagli Sotto dove si trova uno dei laghi artificiali più grandi d’Europa: nelle sue acque si trova il paese fantasma di Fabbriche di Careggine che riemerge alla luce nei momenti in cui viene aperta la diga per far defluire l’acqua.

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