Milano non è solo il capoluogo della Regione Lombardia, è anche il capoluogo di una zona territoriale industriale ed operosa, di una pianura avvolta da nebbie e da tradizioni centenarie che convivono con le più moderne espressioni dello sviluppo tecnico e scientifico.
La capitale economica italiana continua a sprigionare un ineluttabile fascino verso i suoi cittadini e i numerosi visitatori che, per lavoro o per turismo, continuano a visitarla. Una città millenaria, storica, controversa, pluri-citata nelle fonti letterarie e storiche. Più che una semplice città, forse è meglio definirla una metropoli cosmopolita, che attira genti, culture, tradizioni, lavori, vite all’antitesi fra loro.
Nonostante le premesse, sappiamo bene che difficilmente il turista Italiano dedicherà molto tempo a questa città così amata e odiata… Vediamo dunque come si può sviluppare, nell’arco di una sola giornata, un itinerario per visitare i luoghi più rappresentativi.
Indice
Cosa vedere e cosa fare a Milano in un giorno
Il Duomo
Poniamo di far iniziare il vostro itinerario proprio dal monumento simbolo della città, l’edificio storico e religioso per eccellenza: il Duomo. Progettato dall’arcivescovo Antonio da Saluzzo in luogo della Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Duomo di Milano venne costruito principalmente grazie alla Veneranda Fabbrica del Duomo che si incaricò inoltre di addossarsi la manutenzione del monumento.
L’edificio venne eretto utilizzando marmo di Candoglia, e attirò architetti e scultori da tutta Europa. Nel corso del novecento viene ulteriormente restaurato, sempre mantenendo lo stile architettonico gotico originale e le chiare influenze neoclassiche. Solo nel 1774 viene innalzata sulla guglia maggiore la statua Madonnina, protettrice della città.
All’interno della struttura si svolgono, oltre alle celebrazioni religiose, anche eventi culturali ed iniziative artistiche di rilievo, diverse da anno in anno. Si può visitare la struttura tutti i giorni, gratuitamente, dalle 8:00 alle 18:30. Per usufruire del ticket fotografico si devono pagare 2,00 euro. Possiamo senza dubbi affermare che la visita del Duomo, sia all’esterno che all’interno, da sola vale il viaggio a Milano, essendo in assoluto una delle cattedrali più belle del Mondo.
Galleria Vittorio Emanuele II
Una volta lasciato il duomo, dirigetevi verso la adiacente e celebre Galleria Vittorio Emanuele II. Costruita a partire dalla metà del 1865 sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Mengoni e con le sculture di Pietro Magni, con uno stile architettonico misto, essa assolveva alla funzione di galleria commerciale per unire Piazza della Scala e Piazza Duomo, e Via S. Pellico a Via Foscolo. Oggi la Galleria è un luogo di passaggio per numerosi cittadini e turisti, che potrete incrociare intenti a calpestare con un piede, girando su sé stessi, i testicoli del toro che è raffigurato, nella pavimentazione, nel mosaico al centro della galleria. Questo rito che viene definito propiziatorio è ormai bonariamente eseguito da quasi tutti i visitatori del capoluogo meneghino.
Passeggiando nella galleria potrete notare locali e negozi famosi, i cui marchi prestigiosi sono celebri nel mondo intero. Per sentirsi Milanesi, è d’obbligo fermarsi per bere un caffè o un aperitivo nei bar della Galleria, ma tenete presente che i prezzi sono piuttosto alti.
Teatro alla Scala
Il nostro percorso non può adesso omettere quello che è uno dei luoghi sacri della Milano culturale e artistica: il Teatro alla Scala, situato nell’omonima piazza al termine della parte settentrionale della Galleria. Siete giunti nell’area che è chiamata il “cuore di Milano”, il vero e proprio fulcro non solo amministrativo ma anche storico-culturale della zona. La Piazza venne progettata da Luca Beltrami nella seconda metà del XIX secolo; il Teatro, stilisticamente ben inserito fra i palazzi della Banca e il frontale Palazzo Marino, prende il nome dalla Chiesa di Santa Maria della Scala, voluta da una celebre discendente della famiglia veronese degli Scaligeri e andata distrutta.
Il teatro da allora viene indicato come un baluardo di idee anticonformiste e come pieno rappresentante delle tormentate tematiche culturali seguenti all’epoca illuminista; gode di una fama meritata fra i cittadini milanesi e a livello internazionale, anche per l’alta qualità delle opere che vi sono rappresentate. Possiamo serenamente riconoscergli un attributo che già gli fu conferito, quello di Teatro più celebre d’Italia, non solo per il suo passato (qui vennero rappresentate le prime di opere del tenore dell’Otello di Verdi, della Norma di Bellini e della Turandot di Puccini). Il Teatro alla Scala consta di 2800 posti, quattro file di palchi, due gallerie; voi potete visitare il Museo del Teatro, dove sono conservati abiti di scena e dipinti storici.
Via Monte Napoleone
Dal Teatro alla Scala si giunge in breve alla più celebre via di Milano, oltre che una di quelle più rinomate del mondo intero: via Monte Napoleone. Situata in posizione centrale, capitale dell’acquisto prêt-à-porter e frequentemente bazzicata da personaggi celebri, via Monte Napoleone è parallela ad un’altra via ricca di negozi celebri, Via della Spiga, che insieme a via San’Andrea e via Pietro Verri costituiscono una zona di boutique e negozi celebri. Pensate che la zona è divenuta simbolo anche in una produzione cinematografica del “quadrilatero della moda” e della “bella vita Milanese”. Se preferite i centri commerciali alle vie delle griffe, non dovete perdervi La Rinascente, proprio a fianco del Duomo, forse il “mall” più storico ed elegante di tutta Italia e ancora oggi imperdibile, nonostante proponga marche e profumi reperibili ormai ovunque. Simpatici (ma anch’essi cari) i punti ristoro in cima, con bella vista sulle guglie del Duomo.
Pausa pranzo
Al proposito, potreste adesso approfittare per fare una pausa per il pranzo. Il centro storico di Milano è ricco di locali, ristoranti, bar e pizzerie attrezzate per accogliere i turisti. La zona è abbastanza costosa, come risaputo. Se però ci si allontana anche solo poco dal centro e si cercano locali più economici, non si rimane delusi. In Corso Garibaldi ad esempio c’è un locale dove si può assaggiare il tramezzino veneziano ad ottimi prezzi; in Via Volta è possibile scegliere il pesce fresco e farlo cucinare, in un locale senza camerieri dove si ritira il piatto pronto e terminato di mangiare lo si ripone a posto.
Se volete provare i piatti tipici Milanesi, ordinate il risotto allo zafferano, l’ossobuco (anche insieme), l’impegnativa cassoeula con maiale e verza, o la cotoletta… quella vera è fritta nel burro.
Unico vino della zona degno di nota è il San Colombano.
Torre Velasca
Terminata la pausa, riprendete la vostra visita dalla famosa e chiacchierata (non sempre in termini positivi) Torre Velasca. L’edificio, creato in uno stile neo-liberty cercando di ispirarsi al Duomo e al Castello Sforzesco, è un chiaro inno allo sviluppo economico e non a caso è figlio del boom economico del dopoguerra, che ebbe come centro propulsore proprio Milano. Venne definita da buona parte degli stessi milanesi, e dalla critica internazionale, come una delle torri più brutte del mondo; nonostante ciò, l’edificio fa parte stabilmente dello skyline di Milano, tanto che la Sovrintendenza l’ha definita di recente una “protagonista del panorama urbano grazie alla sua originalità”.
Castello Sforzesco
Passiamo ad un altro dei simboli della Milano storica: il Castello Sforzesco. L’edificio, a pianta quadrata e quattro torri, una per angolo, venne costruito nel XV secolo da Francesco Sforza, ma subì numerose trasformazioni e ricoprì altrettanti ruoli durante la sua storia. Inizialmente simbolo del potere del duca e della sua famiglia, venne trasformato in una caserma, e finì infine per ospitare musei. La cultura meneghina ha fatto fiorire, fra le vicende storiche del castello, anche numerose leggende che accrescono il suo fascino.
Attualmente molto ben conservato e curato dalle istituzioni, il Castello presenta ancora tre corti: la Piazza d’Armi, il Cortile Ducale con loggia e il Cortile della Rocchetta. Il castello è visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9:00 alle 17:30 previo pagamento di una piccola tariffa intera o ridotta. Si può facilmente raggiungere con la metropolitana M1/M2 alla fermata Cairoli o con l’autobus 57. La Domenica, se è bel tempo, è molto frequentato dai Milanesi che amano passeggiare nel suo parco.
Un accenno particolare lo meritano i Navigli. Essi furono progettati anche grazie agli studi di Leonardo da Vinci; indispensabili per la vita di una città come Milano, questi canali d’acqua furono il suo punto di forza per lo sviluppo commerciale ed economico. Ancora oggi il canale principale, il Naviglio Grande che venne costruito nel 1177, brulica di vita: lungo la sua sponda si ammassano, in un’affascinante disordine, tipiche “case di ringhiera” e lavatoi, negozietti d’antiquariato e ristorantini caratteristici che ne preservano ed arricchiscono il fascino. Il Naviglio Grande è navigabile, grazie ai battelli turistici. Lungo le sponde della Darsena, ogni sabato, si tiene il mercatino delle pulci e la fiera di Senigallia, ma il modo migliore per viverli è alla sera, quando diventano fulcro della movida, per concludere alla grande la vostra giornata Milanese.
Milano: come organizzare il viaggio
Come arrivare
Giungere a Milano è molto semplice; soprattutto in auto, essendo al centro della rete autostradale del Nord Italia: A8 da Como, A4 da Torino, A1 da Bologna e A4 da Bergamo… ma una volta che vi si è arrivati, ci si ritrova congestionati in un traffico difficile da gestire e anche solo da immaginare per chi non vi viva. Questa è una delle peculiari caratteristiche milanesi.. quasi una tipicità!
In alternativa, la stazione centrale dei treni è veramente centrale e pratica per la presenza della metropolitana, mentre i due aeroporti sono un poco distanti dal centro, specialmente quello internazionale di Malpensa: vi servirà un costoso taxi per giungere in centro da qui.
Come muoversi
Consigli sui trasporti pubblici: Milano consta di oltre 50 linee di autobus e 17 linee tranviarie.
Vi sono inoltre cinque utilissime linee della metropolitana e un passante ferroviario, che connettono in modo capillare il centro città con le zone periferiche. Vi è la possibilità di prendere taxi e, tempo permettendo, di noleggiare biciclette e scooter.
Dove dormire a Milano
Milano è una città internazionale, che ospita quotidianamente migliaia di persone e quindi è molto organizzata dal punto di vista degli alloggi. Quelli centrali sono generalmente lussuosi e cari, ma continuano a sorgere numerosi grandi hotel a 3 e 4 stelle di catene internazionali nelle immediate periferie: se siete in auto è una buona scelta e se non vi sono fiere o eventi particolari, spenderete molto poco soprattutto nei weekend. Meglio sarebbe se l’hotel fosse vicino ad una fermata della metropolitana che vi servirà necessariamente per arrivare in centro. Come alternative economiche, anche se non tanti come a Roma, vi sono bed&breakfast, discreti ostelli e camere private in affitto, essendo anche città universitaria.